Sostenibilità a tavola: piccoli gesti, grande impatto

• 23/04/25
• 3 min di lettura
• News

È importante fermarsi a riflettere sullo stato di salute del nostro pianeta e su cosa possiamo fare, concretamente, per proteggerlo.

Nel settore della ristorazione, parlare di sostenibilità non è solo una questione etica: è un’urgenza, ma anche un’opportunità. Chi lavora in cucina, in sala, nella logistica o nella gestione di un locale ha un impatto diretto su ambiente, consumi e abitudini dei clienti.

La buona notizia? Ogni giorno possiamo fare scelte più consapevoli. Ecco alcuni spunti per iniziare, o continuare, a lavorare in modo più sostenibile.

Riduci gli sprechi alimentari

Ogni anno in Italia si sprecano circa 67 kg di cibo a persona, una quantità impressionante che ha un impatto ambientale, sociale ed economico. Una parte rilevante di questo spreco proviene proprio da ristoranti, mense e locali che, spesso per motivi organizzativi o per sovrapproduzione, finiscono per buttare via alimenti ancora perfettamente consumabili.

Ridurre lo spreco non è solo un gesto responsabile verso l’ambiente: è anche un modo concreto per migliorare i margini di profitto e gestire meglio le risorse. Una pianificazione attenta degli acquisti, un monitoraggio preciso delle scorte e una buona comunicazione tra cucina e sala possono fare la differenza.

Incoraggia il team a valorizzare ogni ingrediente, anche quelli che di solito finiscono nel cestino. Ci sono tantissime soluzioni creative: croste di formaggio per insaporire un brodo, bucce di patate fritte come snack, pane raffermo trasformato in crostini o pangrattato, gambi e foglie di verdura usati per vellutate e zuppe.

Un’altra buona pratica è quella di collaborare con associazioni locali che si occupano di recuperare e ridistribuire il cibo invenduto. È un gesto che aiuta chi è in difficoltà e riduce l’impatto ambientale. In più, rafforza il legame con il territorio e migliora la reputazione del tuo locale.

Lo spreco si combatte ogni giorno, con attenzione, creatività e organizzazione. E ogni porzione salvata è un passo avanti per il pianeta.

Scegli prodotti locali e stagionali

La filiera corta è una delle leve più efficaci per una ristorazione sostenibile. Acquistare da fornitori locali significa ridurre i trasporti, tagliare le emissioni di CO₂ legate alla logistica e abbattere l’uso di imballaggi superflui. Ma non è solo una scelta ecologica: è anche una strategia intelligente dal punto di vista gastronomico e commerciale.

I prodotti locali sono più freschi, conservano meglio le proprietà nutritive e raccontano una storia. Sempre più clienti, infatti, cercano esperienze autentiche, legate al territorio. Offrire un menù che cambia con le stagioni e che valorizza le eccellenze locali non solo migliora la qualità del piatto, ma rafforza anche l’identità del tuo locale.

Raccontare da dove arrivano gli ingredienti, chi li coltiva, come vengono lavorati, magari con il nome del produttore sul menu, crea un valore percepito altissimo. Le persone vogliono sapere cosa mangiano, e vogliono sentire che dietro ogni piatto c'è una scelta consapevole.

In più, puntare su materie prime stagionali spesso significa anche risparmiare: quando un prodotto è abbondante e nel suo momento migliore, costa meno e dà risultati migliori. È un vantaggio per tutti, per il ristoratore, per il cliente, per l’ambiente.

Riduci (o elimina) la plastica monouso

La plastica monouso è uno degli aspetti più visibili, e più dannosi, dell’inquinamento ambientale. Ogni giorno, tonnellate di piatti, bicchieri, posate e contenitori da asporto finiscono nelle discariche o, peggio, nei mari. Per anni è stata la soluzione più comoda ed economica, ma oggi sappiamo bene quali siano le conseguenze.

Nel settore della ristorazione, è arrivato il momento di fare scelte più responsabili. Sostituire la plastica con materiali compostabili, biodegradabili o riutilizzabili non è più solo una questione etica, ma anche un fattore competitivo. Sempre più clienti prestano attenzione a questi dettagli e scelgono volentieri locali che dimostrano sensibilità ambientale. Anzi, in molti casi lo chiedono esplicitamente, premiando chi si impegna concretamente.

È vero: cambiare abitudini può richiedere uno sforzo iniziale, anche a livello di costi o logistica. Ma i benefici a lungo termine, in termini di reputazione, fidelizzazione e impatto ambientale, valgono l’investimento. Inoltre, alcune amministrazioni locali incentivano economicamente chi sceglie soluzioni sostenibili.

Ridurre o eliminare la plastica non è più un’opzione per pochi: è una scelta necessaria, che può diventare anche un tratto distintivo della tua attività.

Fai attenzione ai consumi energetici

L’energia rappresenta uno dei costi fissi più pesanti per un’attività di ristorazione, soprattutto considerando l’uso continuo di forni, frigoriferi, cappe, luci e impianti di climatizzazione. Ridurne il consumo è una scelta intelligente sotto due aspetti: fa bene all’ambiente e alleggerisce le spese mensili.

Molto spesso, piccoli accorgimenti portano a grandi risultati. Un controllo periodico degli impianti elettrici e termici può prevenire dispersioni e malfunzionamenti. L’installazione di lampadine LED, meno energivore e più durature, è un intervento semplice ma efficace. Anche la manutenzione regolare degli elettrodomestici, specialmente quelli a uso intensivo, incide sui consumi: un frigo che lavora male consuma molto di più, e rende meno.

Un’altra buona abitudine è quella di spegnere tutto ciò che non serve, soprattutto nei momenti di pausa operativa. È un gesto apparentemente banale, ma moltiplicato su base quotidiana, fa una differenza reale nel tempo.

Infine, se hai la possibilità, considera l’opzione di passare a fornitori che utilizzano energia da fonti rinnovabili. Oggi molte compagnie offrono tariffe competitive e soluzioni adatte anche alle piccole imprese. È una scelta coerente con una visione sostenibile e sempre più apprezzata da una clientela attenta e consapevole.

Essere sostenibili è importante. Farlo sapere è altrettanto utile

Oggi i clienti non cercano solo un buon piatto: vogliono vivere un’esperienza che rispecchi i loro valori. Sempre più persone scelgono consapevolmente dove mangiare in base all’impegno ambientale e sociale del locale. Per questo, comunicare la propria sostenibilità non è autoreferenziale, è parte integrante del rapporto con il cliente.

Non serve fare proclami o esagerare: il rischio di greenwashing è dietro l’angolo e può danneggiare la credibilità. Quello che funziona davvero è la trasparenza. Racconta in modo chiaro e onesto perché hai scelto certi fornitori, perché usi solo ingredienti di stagione, o perché hai detto addio alla plastica. Anche gesti piccoli, se spiegati bene, mostrano coerenza e impegno.

Puoi usare i social, il menu, il sito web o semplicemente il dialogo con i clienti per condividere il tuo percorso. Questo approccio umano e diretto aiuta a creare fiducia, genera passaparola positivo e rende la tua attività più riconoscibile e apprezzata nel tempo. In un mercato sempre più competitivo, far sapere che stai facendo la cosa giusta è una leva strategica, oltre che etica.

Conclusione

La Giornata Mondiale della Terra è un momento simbolico, un invito a fermarsi e riflettere. Ma la sostenibilità non si costruisce in un solo giorno: è fatta di scelte quotidiane, spesso semplici, ma costanti e coerenti. È nei gesti di ogni giorno, nella spesa, nella cucina, nella gestione delle risorse, che si fa la differenza.

La ristorazione, con il suo impatto diretto su ambiente, persone e territorio, può e deve essere protagonista di questo cambiamento. Non si tratta solo di ridurre sprechi o abbassare consumi, ma di ripensare il modo in cui si lavora, si serve e si comunica con i clienti. La sostenibilità, oggi, è anche un elemento chiave per restare competitivi, attrarre nuove persone e costruire un’attività solida nel tempo.

Noi di JoJolly crediamo che la sostenibilità sia un valore fondamentale, non solo per il pianeta, ma anche per il benessere di chi lavora e per la qualità del servizio offerto.

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